Celliste Ella van Poucke en violist Stephen Waarts – bekend van het jaarlijkse
Oliebollenconcert - programmeren in 2024 een reeks concerten in De Duif getiteld
'De Klassieke Duif'.
Programma: Vol Vreugde
Johann Sebastian Bach
Suite nr. 1 in G-groot voor cello solo
Paul Hindemith
Die Serenaden, op. 35
——— pauze ———
Ludwig van Beethoven
Pianotrio in Bes-groot “Aartshertog”, op. 97
Musici o.a: Stephen Waarts, Mairéad Hickey, viool, Eivind Ringstad, altviool;
Ella van Poucke, cello; Nicolas van Poucke, Caspar Vos, piano en Michael
Wilmering, bariton.
MAX ANGIONI AD AMSTERDAM CON "ANCHE MENO"
17januari
20:00 - 21:30
Bar117, Rozengracht 117, Amsterdam, North Holland 1016 LV, Netherlands
Description
🎤 Max Angioni arriva per la primissima volta ad Amsterdam con il suo nuovo show "ANCHE MENO".
📌 DOVE? BOOM CHICAGO
🔸 QUANDO? Il 17 gennaio 2024, ore 20.00
Lo show è in ITALIANO
ANCHE MENO
Max Angioni, non a caso detto “quello dei miracoli”, torna a teatro dopo lo strabiliante successo delsuo ultimotour, che ne ha determinato l’ascesa irreversibile all’Olimpo dei più sorprendenti artistidell’ultimosecolo. Questa volta non si limita a portare in scena un semplice show, ma una vera epropria opera d’arte, destinata a diventare il nuovo manifesto della cultura occidentale, e che loconsacra definitivamente come icona contemporanea.Troppo? Avete ragione, verrebbe da dire:“ANCHE MENO”.È questo il titolo del nuovo spettacolo teatrale di questo giovane comico, brillante e spettinato, cheanche questa volta non risparmia la proverbiale autoironia, e torna a divertirsi e a divertire ilpubblico italiano,con una nuovatournéedi oltre 50 date. Eppure Max si considera davvero unmiracolato, e stenta a credere a questo inatteso successo.Ed è proprio questo che ritroviamo in “Anche Meno”, un poco più che trentenne, figlio unico, cheha costruito un mondo immaginifico attraverso cui filtra i piccoli avvenimenti quotidiani e le grandidomande esistenziali, e reinterpreta in modo surreale tutto quello che gli passa per la testa: dairicordi delle prime volte, all’incredulità per le grandi conquiste, alle domande più curiose e originalisulla storia e il senso della vita... ma anche meno!Max Angioni mantiene il suo sguardo semplice, che sembra essere esilarante suo malgrado: comeogni artista continua a sentirsi precario, e si districa ogni giorno-come tanti-tra il trasloco, ilrubinetto che perde, le sedute di psicoterapia e l’incertezza del futuro. Per sa farlo con il suo modo,deliziosamente incerto, sferzando con battute brillanti, con il ritmo serrato della Stand Up Comedy,e con il talento da improvvisatore.Eccolo Max, che usa la comicità come un rito apotropaico, che prende in giro la sua stessa sfiga, chesovverte il punto di vista canonico delle cose con le logiche eccentriche e irresistibili della fantasia.
Max Angioni, non a caso detto “quello dei miracoli”, torna a teatro dopo lo strabiliante successo delsuo ultimotour, che ne ha determinato l’ascesa irreversibile all’Olimpo dei più sorprendenti artistidell’ultimosecolo. Questa volta non si limita a portare in scena un semplice show, ma una vera epropria opera d’arte, destinata a diventare il nuovo manifesto della cultura occidentale, e che loconsacra definitivamente come icona contemporanea.Troppo? Avete ragione, verrebbe da dire:“ANCHE MENO”.È questo il titolo del nuovo spettacolo teatrale di questo giovane comico, brillante e spettinato, cheanche questa volta non risparmia la proverbiale autoironia, e torna a divertirsi e a divertire ilpubblico italiano,con una nuovatournéedi oltre 50 date. Eppure Max si considera davvero unmiracolato, e stenta a credere a questo inatteso successo.Ed è proprio questo che ritroviamo in “Anche Meno”, un poco più che trentenne, figlio unico, cheha costruito un mondo immaginifico attraverso cui filtra i piccoli avvenimenti quotidiani e le grandidomande esistenziali, e reinterpreta in modo surreale tutto quello che gli passa per la testa: dairicordi delle prime volte, all’incredulità per le grandi conquiste, alle domande più curiose e originalisulla storia e il senso della vita... ma anche meno!Max Angioni mantiene il suo sguardo semplice, che sembra essere esilarante suo malgrado: comeogni artista continua a sentirsi precario, e si districa ogni giorno-come tanti-tra il trasloco, ilrubinetto che perde, le sedute di psicoterapia e l’incertezza del futuro. Per sa farlo con il suo modo,deliziosamente incerto, sferzando con battute brillanti, con il ritmo serrato della Stand Up Comedy,e con il talento da improvvisatore.Eccolo Max, che usa la comicità come un rito apotropaico, che prende in giro la sua stessa sfiga, chesovverte il punto di vista canonico delle cose con le logiche eccentriche e irresistibili della fantasia.
Max Angioni, non a caso detto “quello dei miracoli”, torna a teatro dopo lo strabiliante successo delsuo ultimotour, che ne ha determinato l’ascesa irreversibile all’Olimpo dei più sorprendenti artistidell’ultimosecolo. Questa volta non si limita a portare in scena un semplice show, ma una vera epropria opera d’arte, destinata a diventare il nuovo manifesto della cultura occidentale, e che loconsacra definitivamente come icona contemporanea.Troppo? Avete ragione, verrebbe da dire:“ANCHE MENO”.È questo il titolo del nuovo spettacolo teatrale di questo giovane comico, brillante e spettinato, cheanche questa volta non risparmia la proverbiale autoironia, e torna a divertirsi e a divertire ilpubblico italiano,con una nuovatournéedi oltre 50 date. Eppure Max si considera davvero unmiracolato, e stenta a credere a questo inatteso successo.Ed è proprio questo che ritroviamo in “Anche Meno”, un poco più che trentenne, figlio unico, cheha costruito un mondo immaginifico attraverso cui filtra i piccoli avvenimenti quotidiani e le grandidomande esistenziali, e reinterpreta in modo surreale tutto quello che gli passa per la testa: dairicordi delle prime volte, all’incredulità per le grandi conquiste, alle domande più curiose e originalisulla storia e il senso della vita... ma anche meno!Max Angioni mantiene il suo sguardo semplice, che sembra essere esilarante suo malgrado: comeogni artista continua a sentirsi precario, e si districa ogni giorno-come tanti-tra il trasloco, ilrubinetto che perde, le sedute di psicoterapia e l’incertezza del futuro. Per sa farlo con il suo modo,deliziosamente incerto, sferzando con battute brillanti, con il ritmo serrato della Stand Up Comedy,e con il talento da improvvisatore.Eccolo Max, che usa la comicità come un rito apotropaico, che prende in giro la sua stessa sfiga, chesovverte il punto di vista canonico delle cose con le logiche eccentriche e irresistibili della fantasia.